30 aprile 1279, Rocca San Casciano

Secondo la Cronica del minorita Salimbene de Adam nel tardo pomeriggio del 30 aprile 1279 si verificò un grande terremoto nell’Appennino umbro-marchigiano e poche ore dopo la mezzanotte del 1 maggio ne fu avvertito un altro nell’Appennino tosco-emiliano (in “Romagna e nei monti tra Firenze e Bologna”). Per questa coincidenza diversi cronisti medievali scambiarono i due eventi per un unico catastrofico terremoto che avrebbe devastato gran parte dell’Italia centrale. Si trattò invece di due terremoti distinti, anche se a distanza di poche ore. Secondo il Chronicon del notaio faentino Pietro Cantinelli, coevo all’evento, questo terremoto produsse il crollo della Rocca di Castiglione (nella valle del Lamone, a sud di Marradi) provocando alcune vittime, mentre sotto le rovine del castello di Fantella (presso Galeata nella valle del Rabbi) perirono i figli del Frate Guarnerio e del conte Glacesio di Castrocaro con la loro madre e tutti i loro familiari. Secondo Cantinelli ci furono rovine e vittime “in molti altri luoghi”.

Dati e mappe interrogabili: Database Macrosismico Italiano DBMI15